Serata di nausea. Nausea fisica, quel malessere che ti penetra quando ingurgiti qualsiasi cosa. Nausea psichica, nei confronti di ogni occupazione, incombenza, impegno. Perfino se si tratta di scrivere due righe sul blog. Così il post di ieri è stato rimandato a stamattina. Ma è scarno di parole e di contenuti.
Ieri, nell’apice del malessere, ho meditato di chiudere il blog, tenendo poi i contatti con i pochi lettori per telefono; poi, nell’apice della misantropia, mi immaginavo già la soddisfazione di vedere squillare il telefono senza rispondere di proposito, commentando: “riattacca, che mi scarichi il telefono”.
Perciò il blog non lo cancello, ma continuerò a scrivere, cercando di aggiornare giornalmente, perfino nei particolari ridicoli, la nostra avventura qui a Lou Donn, in attesa della primavera.
Stamattina la borgata è più trafficata del solito: i cacciatori hanno violato il sentiero verso la Gran Roccia e le varie casupole disperse, facendo risuonare qualche sparo e i latrati dei cani; comunque, complimenti alla loro panda per l’ascesa nella neve. Si è vista anche la macchina di un vicino di casa, salito probabilmente a controllare la propria abitazione.
Ma ora siamo di nuovo soli.

La miglior cosa sarebbe scrivere gli avvenimenti giorno per giorno. Tenere un diario per vederci chiaro. Non lasciar sfuggire le sfumature, i piccoli fatti anche se non sembrano avere alcuna importanza, e soprattutto classificarli. Bisogna dire come io vedo questa tavola, la via, le persone, il mio pacchetto di tabacco, poiché è questo che è cambiato. Occorre determinare esattamente l’estensione e la natura di questo cambiamento.
Sartre, La nausea
Spero che continuerai a raccontare….
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Ciao! Grazie della fiducia… Sì, sì, solo che ieri non stavo bene e ho estremizzato tutto
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Ci credi che volevo mandarti wa per sapere se andava tutto bene?…… poi è prevalsa la paura di disturbare. Un abbraccio. …..
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Ciao! Macché disturbare, grazie del pensiero!
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Buongiorno🖤
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Buondì!
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anche a te
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Ehi ehi ehi… Ti è passata la nausea o sei ancora infognato? Guarda che non siete soli, non c’è giorno che non si parli di te e Francesco ed Elena al Garden. Siete nei nostri pensieri e nei miei in particolare visto che ti seguo passo passo e quando non vedo pagine sul blog mi prende un po’ l’ansia, ma capisco che uno possa anche staccare, senza mollare però. Un abbraccio sincero.
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Ciaooo! grazie! sto meglio, sì, ieri ero un po’ ko. Sei un vero amico; anche noi vi pensiamo spesso. Mollare? no, no!
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Contro lo spleen … Tisana al finocchio e zenzero ;-D
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Pensavo bastasse il vin brulé 😀 la proverò
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Io quando ho il tedium vitae mi correggo la tisana con il Braulio Riserva. Me ne bevo un bicchierone prima di andare a dormire e ringrazio Francesco Peloni per averlo creato.
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Non male come opzione, penso che ti copierò!
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