A lungo invocata ed attesa, è scesa, benedetta da tutti, la pioggia. Una pioggerellina intermittente dapprima e poi costante durante la notte, fino alle prime luce del giorno.
L’acqua ha lavato via la siccità, le pietraie sono finalmente lucide e non più imbrattate dalla polvere terrosa stantia dall’estate. Già si vedono le prime cime imbiancate.
Ci è però voluto ben poco per capire che la pioggia avrebbe impastato le foglie sull’asfalto della carrozzabile. In una buona mezz’ora di ramazzate sono riuscito a pulire un paio di tornanti, quelli più disgraziati. Ma ora ho le braccia indolenzite, come se avessi fatto chissà che sforzo. Pulizia che andrà ripetuta giornalmente ormai, da qui all’arrivo della neve, quando poi si tratterà di passare dalla ramazza alla pala. O ti si scolpiranno i muscoli o dirai addio alle braccia, insomma.
“And you’ll always love me, won’t you?”
“Yes”“And the rain won’t make any difference?”
“No”E. Hemingway, A farewell to arms