Finalmente svelato il mistero che ci attanagliava da questa estate: a defecare sulla scalinata davanti a casa nostra è la faina.

In effetti, la faina era l’indiziata numero due (dopo la puzzola), sia per l’aspetto delle feci (evviva la coprologia dei mustelidi), sia perché è un animale abbastanza comune nella zona, visto l’habitat ideale, in primis le tante casupole abbandonate.
Abbiamo provato a stilare una classifica, semiseria come sempre, dei principali motivi per cui avere una faina fuori casa è poco piacevole:
- Il nostro desiderio di tenere qualche gallina subisce una battuta d’arresto clamorosa: dovremo prima attrezzare un’area “marten free” recintata, sorvegliata e militarizzata nel campo e sotto la tettoia dietro casa.
- Il motore delle auto è a repentaglio, visto che le faine ne rosicchiano gli ingranaggi più reconditi.
- Tutti quelli tra noi di piccole dimensioni sono potenziali prede: riteniamo Rino, il nostro cagnolino più anziano e piccolo, un possibile boccone della faina, visto che in precedenza le poiane si sono arrovellate più volte su come planare in giardino e catturarlo.
Su youtube ho caricato il filmato (dura 10 secondi, ma la faina scappa dopo due…) che la fototrappola ha girato dopo lo scatto fotografico.
Per qualche giorno terremo la fototrappola nelle vicinanze di casa, per vedere se qualche altro animale si aggira circospetto fuori dal cancello, per poi spostarla nel bosco.
Nel frattempo è arrivata la pioggia, dopo almeno due mesi.
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