Mi perdoneranno gli occitanisti se ho azzardato il titolo nella loro lingua; tanto conoscevo il provenzale dei trovatori, quanto ignoro quello moderno; ma mi sembrava un omaggio all’origine della nostra borgata, a cui prima del tramonto ho scattato qualche foto.
Colgo l’occasione di ringraziare l’amico Mario che mi ha aiutato nella scelta della fototrappola (già ordinata).
La discesa verso borgata Vivian dopo l’ennesima ramazzata odierna. Sulla destra, il muro di foglie in perenne agguato.La casa dei minatori accoglie chi giunge alla borgata. Ci è stato riferito che qualche anno fa una ragazza vi ha vissuto in solitudine per qualche mese.Superato il piazzale e la casa di Paolo e Maria (i nostri unici vicini di casa estivi) il vialetto conduce alle altre abitazioni della borgata; le tre riprese nell’immagine sono tutte abbandonate.Dal terrazzamento posto dinnanzi alla casa di Paolo e Maria si intravede l’ultimo tornante, immerso nel bosco. Sullo sfondo Villar Perosa.Come un fantasma, compare nella viuzza lo scheletro di un vecchio trattorino Bertolini.